Una fiorentina frollata per una decina di giorni nell’acqua di mare, dopo il periodo di frollatura classico? Non l’avete mai mangiata, a meno che siate stati all’Asina Luna di Peschiera Borromeo.
Perché questo capolavoro goloso è frutto di un’intuizione del geniale Riccardo Succi, titolare con la moglie Tiziana, del ristorante Asina Luna, appunto, vero paradiso dei carnivori.
Ma andiamo con ordine. Abbiamo l’orgoglio di aver scommesso sul successo di questo indirizzo, sin dai suoi esordi. Ci avevano colpito la preparazione, la professionalità, la voglia di far bene, la giusta consapevolezza che solo una strada di distinzione, nel segno della qualità massima, è la strada per andar lontano. Il percorso di crescita è stato costante. Ora siamo tornati, e la sosta che abbiamo vissuto, è stata tra le migliori degli ultimi mesi, perché abbiamo trovato un locale che “raccoglie i frutti” di quello che ha seminato, ma già guardando a come migliorarsi ancora, essendo a questo punto a un livello di eccellenza.
Appena entrati, sulla destra, il poker d’assi che Asina Luna (da una canzone di De André, il proprietario è appassionato di musica, e sopratutto del cantautore genovese…) cala, quasi a dirvi, rilassatevi, qui oggi starete bene. Grazie all’investimento fatto per avere una cantina prestigiosa, davanti a voi, nella scintillante vetrina decine di bottiglie di meditata selezione che fanno bella mostra di sé, e, appena prima, sul bancone, i vini che potrete avere a bicchiere, dove spicca la scelta, cui applaudiamo, di aver inserito anche etichette di grande prestigio, offrendo la possibilità di degustare o scoperte o eccellenze, con somma soddisfazione (soprattutto non riservando alla mescita prodotto modesti, costringendo il cliente a rinunciare al vino o a prendere anche contro la sua volontà una bottiglia intera).
Gli altri “due assi”, griglia e selezione di carni, che potrete ammirare scegliendo il pezzo a voi più congeniale. Questo è il cuore del ristorante, perché sin dall’apertura, l’obiettivo dei titolari, era dare a Milano (considerate che la città è a pochi minuti, il locale è alle spalle dell’Aeroporto di Linate), una tavola di carne memorabile. Obiettivo raggiunto. Oggi qui avete tagli di notevole pregio, con una capacità di cucina di assoluto valore.
La chicca, lo dicevamo, la presenza di “Da Màr” ®, l’unica carne al mondo frollata in acqua di mare (del Mediterraneo), purificata senza processi chimici, che scambia preziosi elementi per via osmotica, determinando una riduzione della carica batterica e acquisendo un gusto unico, che, in bocca, la vede proporsi succulenta e saporitissima. Con un ulteriore pregio, che essendo naturalmente salata da iodio, potassio e sodio del mare, può essere consumata da chi segue diete povere di sale.
Gli antipasti (12 – 18 euro) con cui potrete iniziare il vostro percorso, salumi di meditata selezione – altro vanto del locale – come il prosciutto Pata Negra iberico de bellota 36 mesi Ibesa tagliato al coltello, o pancetta di antico suino nero lucano, piuttosto che carni crude, a partire dalla splendida tartare di “Da Màr” ®, appunto, servita con riduzione di salicornia e cialda croccante o dalla tartare di filetto di scottona con sedano raspadura noci e granella d’uovo.
Primi (12 – 15)? Pasta, con tagliatelle fatte in casa con i porcini, riso, con il risotto alla milanese con l’ossobuco.
Ora il momento clou, i secondi (23 – 40) dove potrete sbizzarrirvi, tra una tagliata di Vicciola (vitella piemontese nutrita con nocciole e considerata carne, tra le più pregiate d’Italia) allevata da Pino Puglisi, o una Fiorentina delle masserie dei Fratelli Varvara di Altamura (i cui bovini adulti vivono allo stato brado) piuttosto che un controfiletto di Wagyu di Kioto con disciplinare “Miyabi o una tagliata di “Da Màr”®.
Con un dessert ( 6 – 10) che potrà avere il gusto della millefoglie con crema pasticcera o di un sorbetto, chiuderete un pranzo o una cena da ricordare.