Asina Luna, cucina d’élite fra tavoli in teak e art déco
I tavoli non hanno tovaglia. Perché sono fatti utilizzando liste di vecchie imbarcazioni da pesca in teak marino. Arrivano dall’Indonesia e conservano, qua e là, fregi di colore che giustamente non vengono coperti. La griglia, per cucinare la carne – specialità della casa -, è a vista, così come i tagli pregiati. E il carbone che viene utilizzato è di legna cubana, realizzato utilizzando la pianta di marabù, che a Cuba è infestante. Il nome del locale, Asina Luna, è il nome della protagonista di una canzone di Fabrizio De Andrè, “I monti di Mola (dall’album “Le nuvole”).
Queste alcune delle peculiarità di questo ristorante che troviamo a Mezzate, nel Comune di Peschiera Borromeo, a pochi chilometri dall’aeroporto di Linate. Tiziana Dinoia e il marito Riccardo Succi hanno ideato e strutturato il locale con una fantasia che lo rende unico, ineguagliabile. “Lo abbiamo aperto nel 2015 – raccontano – dopo una precedente esperienza in un locale di un paese confinante”.
“Ma quel locale – precisa Tiziana – era troppo grande, concepito per un pubblico numeroso. Qui abbiamo voluto qualcosa di particolare, un po’ elitario, curando tutto nei minimi particolari”.
Incuriosisce il cliente anche un facsimile di televisore, posto sopra l’ingresso, ove passano immagini, quasi tutte in bianco e nero, di vecchi Caroselli, ma anche spot pubblicitari dell’Unione Sovietica e un video didattico degli Sati Uniti.
“Poi abbiamo recuperato una camera da letto art déco di mia nonna -aggiunge Riccardo – le cui parti sono ben visibili nel locale, collocate un po’ ovunque, conservate benissimo”.
E bisogna dire che non c’è solo la carne. “Abbiamo uno staff in cucina completamente dedito al pesce”, spiegano i due titolari. Con piatti di assoluto livello, visto il gradimento della clientela.
E poi ci tengono a mettere in tavola solo olio extra vergine italiano, “di qualità superiore”, oltre al sale Gomasio, di origine giapponese, “un sale dietetico fatto da noi e composto per il 30% di sale marino e 70% di semi di sesamo tostati e tritati”.
Il locale, molto accogliente, ha le pareti tappezzate di formelle in ceramica con disegni allegorici che si ripetono. Non molto grande – una settantina i coperti -, Asina Luna esprime pienamente il desiderio di originalità voluto da Tiziana e Riccardo, originalità coniugata a una sobria eleganza.
Il menù propone tortelloni di pasta fresca fatti in casa ripieni di carne alla crema di parmigiano e gocce di vin cotto e aceto balsamico, tagliolini fatti in casa con asparagi al burro di Beppino Occelli, vellutata di patate viola e scaglie di salva cremasca, tartare di filetto di scottona accompagnata con sedano, raspadura, noci e granella di uovo, fiorentina di scottona frollatura 60 giorni “Dry Aged”, T-Bone (fiorentina) di Angus Americano del Nebraska (Stati Uniti), seppia fresca in umido con punte di asparagi, patate e crema di ceci biologici, polpo croccante con insalatina di finocchi, arance e riduzione di avocado e lime, tanto per menzionare alcuni piatti.
Il prezzo? In media circa 50 euro, se si includono anche i vini.
La cucina coniugata a immagini, anche esotiche, curiose e singolari. Tiziana e Riccardo hanno trovato una formula vincente.